MARGITUXIMAB vs TRASTUZUMAB in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo avanzato pretrattato: risultati dello studio randomizzato di fase III SOPHIA.

MARGITUXIMAB vs TRASTUZUMAB in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo avanzato pretrattato: risultati dello studio randomizzato di fase III SOPHIA.

Dopo la pubblicazione su JAMA Oncology 2021 dei dati sulla PFS, a gennaio 2023 sono stati pubblicati su JCO i risultati dell’analisi finale sulla OS.

Efficacy of Margetuximab vs Trastuzumab in Patients With Pretreated ERBB2-Positive Advanced Breast Cancer: A Phase 3 Randomized Clinical Trial.

Rugo HS, Im S-A, Cardoso F et al.

JAMA Oncol 2021; 7:573-584

 

Lo studio SOPHIA  (ClinicalTrials.gov: NCT02492711) è uno studio di fase III randomizzato che ha valutato  margetuximab+ chemioterapia vs trastuzumab+chemioterapia  in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo avanzato pretrattato. L’anticorpo chimerico margetuximab condivide la specificità ERBB2 con trastuzumab, ma incorpora una regione Fc ingegnerizzata per aumentare l’attivazione immunitaria. Sono state arruolate- da agosto 2015 a ottobre 2018- 536 pazienti in 166 centri oncologi di 17 Paesi.   Le pazienti dovevano avere una malattia in progressione dopo 2 o più linee di terapie anti-HER2 e da 1 a 3 linee per la malattia metastatica. La chemioterapia veniva selezionata dagli sperimentatori prima della randomizzazione 1:1 tra margetuximab (15 mg/kg) o trastuzumab (6 mg/kg dopo una dose carico di  8 mg/kg), ogni 3 settimane. Fattori di stratificazione erano i siti metastatici (2, >2), le linee di terapia (2, >2) e la chemioterapia di combinazione.

Gli end points sequenziali primari erano la PFS- valutata con analisi centralizzata in cieco- seguita dalla OS, testati in maniera gerarchica.

Un totale di 536 pazienti sono state randomizzate a ricevere  margetuximab (n = 266) o trastuzumab (n = 270). L’età mediana era  56 (27-86) anni; 266 (100%) pazienti erano nel gruppo margetuximab e 267 (98.9%) nel gruppo trastuzumab. I gruppi erano ben bilanciati. Tutte le pazienti erano state pretrattate con trastuzumab e tutte meno una con pertuzumab;  489 (91,2%) avevano già ricevuto TDM-1.

Margetuximab ha aumentato la PFS  rispetto al trastuzumab con una riduzione del rischio relativo del 24% (hazard ratio [HR], 0,76; 95% CI, 0,59-0,98; P =0,03) con una PFS mediana di 5,8 [95% CI, 5,5-7,0] mesi vs 4,9 [95% CI, 4,2-5,6] mesi.

Margetuximab ha aumentato il tasso di risposte obiettive rispetto al trastuzumab: 22% vs 16% (P =0,06; 10 ottobre 2018) e 25% vs 14% (P <0,001; 10 settembre 2019). E’ stata riportata una più elevata incidenza di reazioni correlate all’infusione (reazioni di ipersensibilità/anafilattiche/anafilattoidi), soprattutto nel primo ciclo, con margetuximab (35 [13,3%] vs 9 [3,4%]). Per il resto, la sicurezza è stata comparabile. Dopo la seconda analisi ad interim prepianificata effettuata dopo 270 decessi, la OS mediana è stata pari a 21, 6 mesi con  margetuximab vs 19,8 mesi con trastuzumab (HR, 0,89; 95% CI, 0,69-1,13; P = 0,33; 10 settembre 2019). L’analisi finale della OS è attesa nel 2021. Link all’abstract

 

Margetuximab Versus Trastuzumab in Patients With Previously Treated

HER2-Positive Advanced Breast Cancer (SOPHIA): Final Overall Survival Results From a Randomized Phase 3 Trial.

Rugo HS, Im S-A, Cardoso F, Cortes J, Curigliano G, Musolino A, et al.

J Clin Oncol 2023; 41:198-205.

In questo articolo pubblicato a gennaio 2023, viene riportata la sopravvivenza globale (OS) finale di SOPHIA, uno studio randomizzato di fase III su margetuximab versus trastuzumab, entrambi associati a  chemioterapia, condotto in 536 pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo avanzato pretrattato. Viene inoltre riportato un aggiornamento sulla sicurezza.

Complessivamente, 536 pazienti nella popolazione intention-to-treat sono state randomizzate a ricevere margetuximab (15 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 3 settimane; n = 266) più chemioterapia o trastuzumab (6 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 3 settimane dopo una dose di carico di 8 mg/kg; n = 270) più chemioterapia. Gli end point primari erano la sopravvivenza libera da progressione, precedentemente riportata, e la OS. L’analisi finale della OS è stata effettuata dopo il raggiungimento dei 385 eventi prespecificati.

La OS mediana è risultata essere pari a 21,6 mesi (95% CI, 18,89-25,07) con margetuximab rispetto a 21,9 mesi (95% CI, 18,69-24,18) con trastuzumab (hazard ratio [HR], 0,95; 95% CI, 0,77-1,17; P = 0,620).

L’analisi esplorativa pre-pianificata della genotipizzazione del CD16A ha suggerito un possibile miglioramento della OS per margetuximab nei pazienti CD16A-158FF rispetto a trastuzumab (OS mediana, 23,6 vs 19,2 mesi; HR, 0,72; 95% CI, 0,52; P = 0,620). 72; 95% CI, da 0,52 a 1,00) e un possibile miglioramento della OS per trastuzumab nei pazienti CD16A-158VV rispetto a margetuximab (OS mediana, 31,1 v 22,0 mesi; HR, 1,77; 95% CI, da 1,01 a 3,12).

La sicurezza di margetuximab è risultata essere paragonabile a quella di trastuzumab.

L’analisi finale della OS complessiva non ha dimostrato un vantaggio di margetuximab rispetto a trastuzumab. E’ importante la conduzione di  studi con margetuximab in pazienti con carcinoma mammario positivo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano con diverse varianti alleliche di CD16A.

Link all’abstract 

Gennaio 2023