Relative Burden of Cancer and Noncancer Mortality Among Long-Term Survivors of Breast, Prostate, and Colorectal Cancer in the US

Madhav KC, Fan J, Hyslop T et al.

JAMA Network Open. 2023;6(7):e2323115. doi:10.1001/jamanetworkopen.2023.23115

I miglioramenti nella cura del cancro rendono necessario migliorare la conoscenza della prognosi a lungo termine dei pazienti oncologici quantificando la mortalità correlata alla neoplasia rispetto a quella correlata ad altre cause.

OBIETTIVO Valutazione dei  tassi di mortalità assoluti e relativi specifici per cancro rispetto alle altre caused i morte  tra i sopravvissuti a lungo termine ed i fattori di rischio associati.

DISEGNO, SETTING E PARTECIPANTI: Studio di coorte dei pazienti inclusi nel Registro di Sorveglianza ed Epidemiologia (SEER) statunitense affetti da cancro mammario, prostatico e del colon-retto diagnosticati nel periodo 1° gennaio 2003-31 dicembre 2014 e con malattia localizzata, che avevano ricevuto con trattamento definitivo ( chirurgia e/o radioterapia) sopravvissuti a 5 anni dalla diagnosi iniziale.

L’analisi statistica è stata condotta da novembre 2022 a gennaio 2023. L’obiettivo primario è stata la morte cancro-specifica versus la mortalità per altre cause (non cancro-specifica).

Sono stati valutati i rapporti dei tempi di sopravvivenza (Time Ratio=TR)  per interpretare l’effetto di ogni covariata sulla scala del tempo. Un TR maggiore di 1 indica che la covariata in esame è associata ad una più lunga sopravvivenza mediana e un TR inferiore a 1 indica che la covariata è associata a una più breve sopravvivenza mediana.

I pazienti sono stati raggruppati in tre gruppi di rischio di mortalità oncologica: basso rischio, rischio intermedio o alto rischio.

Carcinoma mammario: (1) a basso rischio (≥ 65 anni e stadio I), (2) ad alto rischio (< 65 anni e stadio II-III) o (3) a rischio intermedio (tutti gli altri). Cancro alla prostata: (1) a basso rischio (≥ 65 anni e punteggio di Gleason di 6), (2) ad alto rischio (<65 anni e punteggio di Gleason > 6) o (3) a rischio intermedio   tutti gli altri)

Cancro colon-retto:  (1) a basso rischio (≥ 65 anni e stadio I), (2) ad alto rischio (<65 anni e stadio II-III) o (3) a rischio intermedio (tutti gli altri). RISULTATI. Lo studio ha incluso 627.702 pazienti (età media pari a 61,1;  434.848 donne (=69,3%) di sesso femminile): 364.230 con  carcinoma mammario, 118.839 con  carcinoma prostatico e 144.633 con carcinoma colorettale, sopravvissuti  5 anni o più dalla diagnosi iniziale di cancro in fase non metastatica.

I fattori associati  ad una riduzione della sopravvivenza mediana cancro-specifica sono risultati essere:

malattia in stadio III per il carcinoma mammario (TR, 0,54; 95%CI, 0,53-0,55);

malattia in stadio III per il cancro colorettale (colon: TR, 0,60; 95%CI, 0,58-0,62; retto: TR, 0,71; 95%CI, 0,69-0,74);

un punteggio di Gleason ≥ 8  per il cancro prostatico (TR, 0,61; 95% IC, 0,58-0,63).

Pazienti con stadio III di carcinoma mammario, ad esempio, hanno avuto un 46% di riduzione del tempo di sopravvivenza mediana per mortalità cancro mammario-specifica rispetto a quella dei pazienti allo stadio I (TR= 0,54; 95% CI 0,53-0,55).

In tutti e tre i tipi di cancro, la maggior parte dei pazienti è morta per cause non correlate al cancro. Le malattie cardiache erano la principale causa competitiva di decesso non correlata al cancro, seguita dalla malattia di Alzheimer, dalla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e dalla malattia cerebrovascolare. Le malattie cardiache hanno rappresentato più di un quarto di tutti i decessi non correlati al cancro.

Per tutti e tre i tipi di cancro, inoltre, i pazienti a basso rischio presentavano un rischio di mortalità non correlata al tumore a 10 anni dalla diagnosi almeno 3 volte superiore rispetto a quella cancro-specifica. Viceversa, nei pazienti ad alto rischio veniva osservata una maggiore incidenza cumulativa di mortalità cancro-specifica rispetto alla mortalità per altre cause nelle pazienti con cancro alla mammella ed in quelli con tumore del colon-retto ma in quelli con carcinoma prostatico.

CONCLUSIONI E RILEVANZA Questo studio è il primo che ha affrontato e quantificato i rischi di mortalità non competitiva nei sopravvissuti adulti a lungo termine (> 5 anni)  al cancro.

La conoscenza dei rischi che devono affrontare i sopravvissuti a lungo termine può aiutare a fornire una guida pragmatica ai pazienti e ai medici riguardo anche al tipo di sorveglianza da effettuare durante il follow up in questi pazienti.

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A cura del DR Luigi Tarantini