Impact of immune checkpoint inhibitors on atherosclerosis progression in patients with lung cancer

Sofia Dora Drobni et al.

J Immun Cancer 2023; 11:e0037307

Abstract

I pazienti con tumore al polmone presentano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari legati all’aterosclerosi. Nonostante il forte razionale scientifico, attualmente mancano evidenze cliniche  relative all’impatto degli inibitori del checkpoint immunitario (ICI) sul peggioramento dell’aterosclerosi nei pazienti con cancro del polmone. L’obiettivo di questo studio è stato quello di verificare se esiste una correlazione tra gli ICI e l’accelerazione della progressione dell’aterosclerosi nei pazienti affetti da tumore al polmone.

 

Metodi. I pazienti con cancro del polmone trattati con ICI sono stati confrontati con pazienti con cancro polmonare non trattati con ICI (controlli). In questo studio caso-controllo (2:1), sono stati misurati i volumi della placca totale, non calcificata e calcificata nell’aorta toracica utilizzando scansioni TC del torace con contrasto in sequenza. Sono stati sviluppati modelli di regressione di stima univariata e multivariata (rank-based) per stimare l’effetto della terapia ICI sulla progressione della placca aterosclerotica  in 40 casi (ICI) e in 20 controlli (non-ICI).

Resultati. I pazienti avevano un’età mediana di 66 anni (IQR: 58-69) e il 50% erano donne. Al basale, non c’erano differenze significative nei volumi di placca tra i gruppi e i loro profili di rischio cardiovascolare erano simili. Tuttavia, il tasso di progressione annuale del volume della placca non calcificata era 7 volte superiore nel gruppo ICI rispetto ai controlli (11,2% vs 1,6% all’anno, p=0,001). Al contrario, i controlli hanno mostrato una maggiore progressione del volume della placca calcificata rispetto al gruppo ICI (25% vs 2% all’anno, p=0,017).

All’analisi multivariata che considerava i fattori di rischio cardiovascolare (età, sesso, ipertensione, diabete mellito, iperlipemia, storia di fumo, storia di radioterapia, uso di statine), l’uso di un ICI era associato a una progressione più consistente del volume della placca non calcificata. Inoltre, i soggetti trattati con una terapia ICI combinata hanno mostrato una maggiore progressione della placca.

Conclusioni. La terapia con ICI è stata associata a una maggiore progressione della placca aterosclerotica dell’aorta toracica discendente non calcificata. Questi risultati sottolineano l’importanza di condurre studi volti a identificare i meccanismi sottostanti responsabili dell’avanzamento della placca nei pazienti in trattamento con ICI e, nella pratica clinica, a valutare i fattori di rischio nel singolo paziente.

Trial registration number NCT04430712.

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