Blood Pressure Classification Using the 2017 ACC/AHA Guideline and Heart Failure in Patients with Cancer

Kaneko H, Yano Y, Lee H,et al. J Clin Oncol. 2023 Feb 10;41(5):980-990. doi: 10.1200/JCO.22.00083. Epub 2022 Sep 8. PMID: 36075006.

Nonostante il crescente riconoscimento dell’importanza dell’ipertensione arteriosa nei pazienti con cancro, scarsi sono i dati relativi relativi all’associazione tra elevati valori pressori nei pazienti oncologici e nuovi casi di insufficienza cardiaca e altre malattie cardiovascolari (CVD) e relativi a quali livelli pressori siano ad esse collegati. In questo studio è stata quindi esaminata l’associazione tra i livelli di pressione arteriosa (classificati in accordo con le linee guida sull’Ipertensione dell’American College of Cardiology/American Heart Association del 2017) e rischio di eventi di scompenso cardiaco (HF) e di altre malattie cardiovascolari nei pazienti con cancro.

METODI. E’ stata condotta una analisi osservazionale retrospettiva (gennaio 2005 – aprile 2020) delle cartelle individuali relative ai controlli periodici dei pazienti del Database amministrativo JMDC (JDCM Tokyo, Giappone) che comprende 60 Istituti assicurativi giapponesi ed inclusi nel Registro oncologico nazionale. La coorte comprendeva 33.991 pazienti (età media, 53 anni; 34,1% uomini) in totale suddivisi per tre tipi di cancro: storia di tumore mammario (n=17.010 [50,0%]), di cancro del colon-retto (n=10.732 [31,6%]) e dello stomaco (n=6.912 [20,3%]). Sono stati esclusi i pazienti che ricevevano un trattamento con farmaci antipertensivi o che avevano una storia di CVD incluso lo scompenso cardiaco.

Utilizzando le misurazioni della PA al basale i 33.991 partecipanti sono stati classificati nei seguenti gruppi: PA normale (PA <120/<80 mmHg) n = 17.444,

PA elevata (PA 120-129/<80 mmHg) n = 4.733,

ipertensione di stadio 1 (PA 130-139/80-89 mmHg) n = 7.502

ipertensione di stadio 2 (PA ≥ 140/≥ 90 mmHg) n = 4.312.

L’outcome primario era lo scompenso cardiaco. Gli outcome secondari includevano infarto miocardico, angina pectoris, ictus e fibrillazione atriale.

RISULTATI. Ad un follow-up medio di 2,6 ± 2,2 anni, sono stati registrati 779 casi di scompenso cardiaco. Dopo aggiustamento multivariato, gli hazard ratio (HRs) per lo scompenso cardiaco sono risultati essere:

1,15 (IC 95%, da 0,93 a 1,44) per PA elevata;

1,24 (IC 95%, da 1,03 a 1,49) per ipertensione di stadio 1;

1,99 (IC 95%, 1,63 a 2,43) per l’ipertensione di stadio 2.

Un graduale aumento del rischio con le categorie di Pressione Arteriosa è stato osservato anche per gli altri eventi CVD.

Questa associazione è stata osservata anche nei pazienti sottoposti a trattamento per cancro attivo.

I partecipanti con pressione arteriosa elevata, ipertensione di stadio 1 e ipertensione di stadio 2 erano più anziani e avevano maggiori probabilità di essere uomini rispetto ai loro omologhi con pressione arteriosa normale.

I partecipanti ai gruppi con pressione arteriosa elevata e ipertensione di stadio 1 e 2 avevano una maggiore prevalenza di obesità, diabete mellito, dislipidemia, fumo di sigaretta e consumo di alcol rispetto a quelli del gruppo con pressione normale.

La relazione tra ipertensione e rischio di sviluppare insufficienza cardiaca nei pazienti con cancro è stata confermata nel database del servizio di assicurazione sanitaria nazionale coreano.

CONCLUSIONI. L’ipertensione arteriosa di stadio 1 e stadio 2 non in trattamento si associa a un maggior rischio di scompenso cardiaco e altri eventi CVD nei pazienti con cancro della mammella, del colon-retto e dello stomaco, suggerendo il significato clinico del trattamento dell’ipertensione arteriosa anche nei pazienti oncologici. Questi risultati sottolineano suggeriscono inoltre l’importanza della collaborazione multidisciplinare tra  oncologi e cardiologi per stabilire la strategia di gestione ottimale dell’ipertensione nei pazienti neoplastici per migliorare il loro outcome clinico.

Link all’abstract

Febbraio 2023

COMMENTO di Luigi Tarantini

È sempre più evidente che Cancro e Malattie Cardiovascolari (CVD), le due principali cause di mortalità e morbilità su scala mondiale, sono interconnesse da una relazione bidirezionale sostenuta dalla condivisione di fattori di rischio e da processi eziopatogenetici comuni[1],[2] (Meijer, Libby). Recentissime evidenze epidemiologiche confermano che i pazienti sopravvissuti al cancro sono a maggior rischio di CVD[3] (Florido ARIC) e viceversa che i pazienti con un alto rischio CV sono a maggior rischio di sviluppare il cancro[4] (framigham heart study – Prevend).  Il lavoro di Kaneko e collaboratori aggiunge un importante tassello sull’argomento per almeno due motivi:

  • l’importanza dell’ipertensione nel determinare l’insorgenza delle malattie CV, ed in particolare lo scompenso cardiaco, nei pazienti oncologici è nota da tempo[5] ed è in aumento. Analizzando i dati del National Health Interview Survey statunitense Jiang e collaboratori[6] hanno notato che dal 2002 al 2018, la prevalenza di ipertensione tra gli individui con storia di cancro è aumentata dal 35,9% nel 2002 al 40,6% nel 2018. Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione e che la maggior parte dei pazienti oncologici hanno un’età ≥ 65 anni è molto probabile che tale tendenza sarà destinata a proseguire visto che la prevalenza dell’ipertensione aumenta con l’età[7](buford).  Tendenza demografica a parte, un altro aspetto di primaria importanza da tenere in debita considerazione è il sostanziale incremento dei pazienti lungo-viventi alla malattia oncologica legata all’utilizzo di terapie che molto spesso favoriscono l’ipertensione agendo direttamente sull’apparato CV o modificando il profilo di rischio del paziente[8]. Kanako per la prima volta sottolinea che valori pressori usualmente considerati “innocui” in realtà non lo sono nei pazienti oncologici perché in grado di favorire complicanze CV in un orizzonte temporale relativamente breve (la durata media del follow up era di 2,5 anni)
  • nella corposa coorte Kanako et al. Identificano I pazienti a maggior rischio di eventi CV vale a dire i pazienti in cui valori pressori fuori norma si associano agli altri fattori di rischio ed in particolare al fumo e all’assetto metabolico sfavorevole confermando in tal modo i dati del Global Burden disease consortium di recente pubblicazione[9]che ribadiscono il fatto che oltre il 50% dei casi tumore sono favoriti da fattori di rischio acquisiti e condizionati da uno stile di vita insalubre (sedentarietà, obesità, dieta ricca di grassi animali e sale). Un aspetto importante è che non vi è stata differenza nell’associazione tra pazienti con cancro pregresso o attivo sottolineando pertanto l’importanza di elaborare strategie di cura già al momento della diagnosi iniziando prima di tutto a collaborare in una logica multidisciplinare per salvaguardare la salute del paziente e favorire il buon esito della terapia del cancro.

[1] Meijers WC, de Boer RA. Common risk factors for heart failure and cancer. Cardiovasc Res. 2019 Apr 15;115(5):844-853. doi: 10.1093/cvr/cvz035. PMID: 30715247; PMCID: PMC6452432.

[2] Libby P, Kobold S. Inflammation: a common contributor to cancer, aging, and cardiovascular diseases-expanding the concept of cardio-oncology. Cardiovasc Res. 2019 Apr 15;115(5):824-829.

[3] Florido R, Daya NR, Ndumele CE, et Al. Cardiovascular Disease Risk Among Cancer Survivors: The Atherosclerosis Risk In Communities (ARIC) Study. J Am Coll Cardiol. 2022 Jul 5;80(1):22-32..

[4] Lau ES, Paniagua SM, Liu E, et Al. Cardiovascular Risk Factors are Associated with Future Cancer. JACC CardioOncol. 2021 Mar;3(1):48-58.

[5] Cohen JB, Geara AS, Hogan JJ, Townsend RR. Hypertension in Cancer Patients and Survivors: Epidemiology, Diagnosis, and Management. JACC CardioOncol. 2019 Dec;1(2):238-251.

[6] Jiang C, Deng L, Karr MA, et Al. Chronic comorbid conditions among adult cancer survivors in the United States: Results from the National Health Interview Survey, 2002-2018. Cancer. 2022 Feb 15;128(4):828-838.

[7] Buford TW. Hypertension and aging. Ageing Res Rev. 2016 Mar;26:96-111.

[8] Zullig LL, Sung AD, Khouri MG, et Al.  Cardiometabolic Comorbidities in Cancer Survivors: JACC: CardioOncology State-of-the-Art Review. JACC CardioOncol. 2022 Jun 21;4(2):149-165.

[9] GBD 2019 Cancer Risk Factors Collaborators. The global burden of cancer attributable to risk factors, 2010-19: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2019. Lancet. 2022 Aug 20;400(10352):563-591.